Le ortensie quando si potano? Ecco cosa dice l’esperto

La potatura delle ortensie è una pratica fondamentale per garantire la salute e la bellezza di queste piante. Per chi desidera un giardino fiorito e rigoglioso, capire quando e come intervenire è essenziale. Non tutte le ortensie richiedono lo stesso tipo di potatura e il momento migliore per procedere può variare in base alla varietà. Ecco una guida pratica per orientarsi in questo importante processo di cura.

Le ortensie sono piante ornamentali molto apprezzate per i loro fiori colorati e abbondanti. Esistono diverse specie, tra cui le più diffuse sono le ortensie macrophylla, le paniculata, e le arborescens. Ogni tipo ha le proprie esigenze specifiche, pertanto è fondamentale conoscere le caratteristiche di ciascuna per una potatura efficace. La potatura, in generale, serve a rimuovere i rami secchi o danneggiati, a dare una forma armoniosa alla pianta e a stimolare una nuova fioritura.

Tipi di ortensie e le loro esigenze di potatura

Iniziamo analizzando le ortensie più comuni. Le ortensie macrophylla, note anche come ortensie a foglia grande, fioriscono su legno dell’anno precedente. Questo significa che in primavera ed estate producono i loro fiori sui rami che sono cresciuti durante l’inverno. La potatura di questa varietà è consigliata immediatamente dopo la fioritura. Se si interviene troppo tardi, si corre il rischio di eliminare i boccioli per l’anno successivo.

Al contrario, le ortensie paniculata, spesso chiamate ortensie a pannocchia, producono fiori sui rami dell’anno corrente. Per queste, la potatura si effettua a fine inverno o inizio primavera, prima che compaiano i nuovi germogli. Queste piante possono essere potate più drasticamente, permettendo loro di crescere vigorosamente e ottenere una fioritura abbondante in estate.

Infine, le ortensie arborescens, come la popolare ‘Annabelle’, fioriscono anch’esse su legno giovane. Queste possono essere potate in modo simile alle paniculata, favorendo una crescita rigogliosa e una fioritura generosa.

Quando effettuare la potatura delle ortensie

Il momento giusto per potare le ortensie dipende dall’epoca della fioritura e dalla varietà. Un errore comune tra i giardinieri è quello di attendere troppo a lungo. È sempre meglio potare prima dell’inizio della stagione vegetativa. In linea generale, per le ortensie che fioriscono sulla crescita del legno dell’anno precedente, come le macrophylla, i mesi ideali per la potatura sono da agosto a settembre, subito dopo la fioritura. Questo consente alla pianta di recuperare e prepararsi per la stagione successiva.

D’altra parte, per le ortensie che fioriscono sui rami dell’anno corrente, come le paniculata e le arborescens, si consiglia una potatura più tardiva, in febbraio o marzo. Questo momento è ottimale perché il rischio di gelate è ridotto, e le piante iniziano a riprendersi dal freddo invernale.

È importante anche considerare il clima della propria regione. In zone con inverni rigidi, è consigliabile attendere che il rischio di gelate sia passato per non compromettere nuovi germogli.

Tecniche di potatura per ortensie

Saper potare correttamente è fondamentale per garantire la salute e la fioritura delle ortensie. Esistono diverse tecniche che si possono adottare a seconda delle necessità della pianta. In linea generale, la potatura può essere divisa in tre fasi principali: preparazione, esecuzione e finitura.

In primo luogo, è necessario preparare gli strumenti. Utilizzare forbici ben affilate è essenziale per effettuare tagli netti, evitando di danneggiare la pianta. Assicurati di sterilizzare gli strumenti per prevenire la diffusione di malattie. Durante la potatura, è importante rimuovere i rami morti, nonché quelli interni che si incrociano o si sovrappongono. Questo favorirà una corretta circolazione dell’aria e garantirà che la pianta riceva la giusta quantità di luce.

Quando si effettua il taglio, cerca di posizionare la lama sopra un nodo o una gemma sana. Questo aiuterà a stimolare la crescita di nuovi rami. Inoltre, è consigliabile potare al di sopra di un nodo rivolto verso l’esterno della pianta, per incoraggiare una forma aperta e ben strutturata.

Infine, dopo la potatura, è utile somministrare un fertilizzante a lenta cessione per stimolare la crescita. Le ortensie hanno bisogno di un terreno ricco di sostanze nutritive, quindi un buon compost o un fertilizzante specifico per piante fiorite può fare la differenza.

In conclusione, la potatura delle ortensie è un processo che richiede attenzione e conoscenza delle varie specie. Con la giusta tecnica e il timing appropriato, è possibile godere di fioriture spettacolari e mantenere in salute queste bellissime piante. Prenditi il tempo necessario per comprendere le esigenze delle ortensie nel tuo giardino e non esitare a mettere in pratica questi consigli per un giardino fiorito e rigoglioso.

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